Castello di Sarteano

Informazioni storiche

La prima traccia documentaria della Rocca risale al 1038, e sappiamo che fino al 1280 esso fu possesso dei conti Manenti, ma l’attuale aspetto è dovuto ad una totale ristrutturazione ad opera dei senesi nel 1469 e pare che anche il noto architetto senese Lorenzo di Pietro di Giovanni di Lando detto “Il Vecchietta” contribuì al progetto, realizzando uno degli esempi costruttivi che mostra il passaggio al gusto rinascimentale fiorentino dopo i secoli dello stile gotico.

La struttura, massiccia e imponente, permette una visita che riporta alle suggestioni della vita delle guarnigioni che ospitava, sia percorrendo i passaggi di ronda fino ai torrioni laterali, sia salendo le ripide scale del mastio fino a giungere alla sommità da cui si gode un bel panorama.
Anche il parco intorno al Castello, composto di lecci secolari, amplifica la bellezza del luogo, creando un distacco e un isolamento dal paese sottostante che rende ancora più suggestivo l’insieme e permettendo momenti di pace e di relax nell’attiguo Parco della Pace.
Il Castello di Sarteano sorge su di un poderoso masso roccioso di travertino circondato da una rigogliosa vegetazione che nei secoli ha contribuito alla sua inespugnabilità e che oggi costituisce un parco naturale con i suoi lecci secolari.

Si hanno notizie del Castello sin dal periodo altomedievale durante il quale era il principale centro amministrativo deputato alla stipula di atti, donazioni e cessioni (il primo documento conosciuto in cui è citato il Castello risale al 1038 d.C.). Dopo l’anno mille, il castello era dominato dai Conti Manenti di Sarteano, che mantennero tale posizione fino al 1280. In seguito il Castello fu teatro di molti scontri e L’interno del cassero è costituito da quattro piani e un terrazzamento finale a coronamento del mastio centrale, dal quale si può ammirare un’ampia porzione del territorio circostante. Molto interessante è la scala a chiocciola, composta da 134 gradini in travertino, che attraversa verticalmente l’edificio. Essa costituiva l’ultima via di fuga in caso di assedio poiché, partendo dall’alto, collegava direttamente l’ultimo piano del castello con il pianterreno conducendo in aperta campagna.
Il castello resistette a molti importanti assedi tra i quali quello ad opera di Cesare Borgia nel 1503 e quello dell’esercito spagnolo nel 1552, finché nel 1556 passò sotto il dominio mediceo segnando definitivamente la fine della Repubblica di Siena. Nel 1617 fu infine donato in uso perpetuo a Brandimarte Fanelli e tutti i suoi discendenti che lo ebbero in proprietà fino al 1997, anno in cui fu acquistato dall’amministrazione comunale e restaurato.
Nel corso dell’anno, all’interno della struttura e del parco, si svolgono eventi culturali ed enogastronomici: storia, arte, tradizione, ambiente per fare del centro di Sarteano un territorio vivace ed accogliente. fino a quando il Comune di Sarteano si legò in accomandigia con la Repubblica di Siena, nel 1379. Da questo momento il cassero subì una radicale trasformazione ad opera di importanti artisti di scuola senese, tra i quali Lorenzo di Pietro di Giovanni di Lando detto il Vecchietta (1410-1480), Guidoccio d’Andrea e Antonio Federighi. Infatti nel 1467-1469 il mastio centrale fu dotato di una cinta muraria intervallata da due torrioni circolari e interrotta nel punto di ingresso da un portone con ponte levatoio.

L’interno del cassero è costituito da quattro piani e un terrazzamento finale a coronamento del mastio centrale, dal quale si può ammirare un’ampia porzione del territorio circostante. Molto interessante è la scala a chiocciola, composta da 134 gradini in travertino, che attraversa verticalmente l’edificio. Essa costituiva l’ultima via di fuga in caso di assedio poiché, partendo dall’alto, collegava direttamente l’ultimo piano del castello con il pianterreno conducendo in aperta campagna.
Il castello resistette a molti importanti assedi tra i quali quello ad opera di Cesare Borgia nel 1503 e quello dell’esercito spagnolo nel 1552, finché nel 1556 passò sotto il dominio mediceo segnando definitivamente la fine della Repubblica di Siena. Nel 1617 fu infine donato in uso perpetuo a Brandimarte Fanelli e tutti i suoi discendenti che lo ebbero in proprietà fino al 1997, anno in cui fu acquistato dall’amministrazione comunale e restaurato.
Nel corso dell’anno, all’interno della struttura e del parco, si svolgono eventi culturali ed enogastronomici: storia, arte, tradizione, ambiente per fare del centro di Sarteano un territorio vivace ed accogliente.

ORARI e TARIFFE

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Pagina aggiornata il 21/11/2023

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